Al Vercelli, prove tecniche di Election Day con il console Americano in Italia

Zoja Bazarnic, esperta di Affari Politici ed Economici, incontra le classi Cambridge

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da Segreteria

del martedì, 05 novembre 2024

Caucus, Primarie, Swing States (Stati in bilico), Electors (grandi elettori), Lame Duck (anatra zoppa): quante volte, in questi giorni, sarà capitato di sentire o incontrare questi termini, in vista della cruciale tornata elettorale presidenziale che, oggi, eleggerà il 47° Presidente degli Stati Uniti?

Per fornire un utile strumento di lettura del presente, il nostro istituto ha invitato Zoja Bazarnic, il console USA, di stanza a Milano, per gli Affari Politici ed Economici. A lei il compito di illustrare il complesso funzionamento della macchina in moto per scegliere il nuovo inquilino della Casa Bianca, dopo il lungo cammino che parte dalla nomina interna al partito fino all’election day di oggi. Per votare, l’America pragmatica ha sempre scelto un giorno feriale (per non interferire con le funzioni religiose) e non di mercato (per non fare torto all’altra religione, tutta laica, quella del business).

Il sistema, una democrazia presidenziale, è stato sviscerato nel suo impianto fondamentale, che porta la Repubblica Federale Costituzionale americana ogni quattro anni a cambiare presidente e rinnovare la camera bassa, composta da 435 rappresentanti e, ogni sei, a cambiare i 100 senatori (due per ogni stato dell’Unione).

Sommando le due cifre, si ottiene la soglia fatidica di 535 voti che rappresenta la somma di tutti i grandi elettori che avranno diritto di indicare, a seconda della loro estrazione politica, il futuro Presidente. Da qui, si capisce come, una volta arrivati 270 voti sicuri del collegio elettorale, si possa parlare di elezione effettiva di un candidato allo studio Ovale.

Non tutti gli stati dell’Unione “pesano” in termini di grandi elettori, perché, ed in questo risiede la grande eccezione del sistema: alcuni sono più densamente abitati e maggiormente significativi (California, Texas, Florida per fare qualche esempio) di altri (gli stati del Mid West, per dire) e, quindi, eleggono un numero maggiore di rappresentanti (mentre i senatori sono sempre e solo due). Di qui, il ruolo cruciale di alcuni stati rispetto ad altri, soprattutto quelli che non hanno una solida tradizione (a storica trazione democratica o repubblicana) che, ogni tornata, “oscillano” tra un candidato e l’altro e che ne possono decretare l’apoteosi. L’insediamento, come da XX emendamento, è previsto per il 20 gennaio. Da domani e fino a quella data, il presidente uscente Biden curerà solo l’ordinaria amministrazione, da qui la definizione di anatra zoppa, perché limitata dalla fine del mandato. 

La chiarezza, il ritmo e l’oratoria coinvolgente di Bazarnic hanno subito catturato l’attenzione dei ragazzi, tutti studenti dell’indirizzo Cambridghe IGCSE della scuola, che, al termine dell’incontro, hanno dialogato, in inglese, come tutto l’incontro, con profondo interesse con la diplomatica su alcuni punti della sua particolarissima lezione.